Il settore dei trasporti sta gradualmente riducendo le emissioni specifiche di ogni tipologia di veicolo, eppure gran parte di questi sforzi sono vanificati dal costante aumento del traffico. E mentre c’è stata una riduzione delle emissioni nel 2009, probabilmente dovuta alla recessione economica, piuttosto che alle misure adottate per ridurle, a livello globale il quadro non è affatto promettente. Il settore dei trasporti in Europa deve affrontare sforzi ben più grandi per evitare un aumento delle emissioni, anche in vista di un auspicato periodo di crescita economica. L’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), ha presentato il rapporto 2011 della Commissione Trasporti (TERM) dalla quale il dato più significativo riportato è che nel 2010 i mezzi in circolazione erano circa il 20% più efficienti del 2000, ma dal 1990 al 2009 la domanda è cresciuta di quasi il 30%. Questo significa che se l’obiettivo Europeo di riduzione delle emissioni del settore dei trasporti del 60% rispetto ai livelli del 1990 dovesse essere perseguito enormi sforzi devono essere fatti, poichè dal 1995 per esempio il solo traffico aereo è cresciuto di oltre il 50%, mentre la riduzione complessiva di emissioni dovuta alla recessione nel 2009 ha comportato una riduzione del solo 0,5%. Peggio ancora poi per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, i cui livelli hanno superato le soglie di sicurezza in termini di diossido d’azoto e PM10 rispettivamente del 41% e del 30% del tempo nella media delle rilevazioni UE27. Il consumo medio di carburanti per i trasporti su gomma è cresciuto incredibilmente eppure dal 1980 il suo prezzo alla pompa mediamente solo dello 0,5% all’anno, non certo incentivando altre fonti di energia.
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