L’introduzione delle Eurovignette

Il Ministero dell’Ambiente tramite la diffusione di un documento programmatico sulla crescita sostenibile dell’Italia, avanza l’intenzione si proporre l’imposizione di pedaggi su autostrade strade statali differenziato sulla base delle emissioni di anidride carbonica di autovetture, veicoli industriali ed autobus. La strategia che intende infatti implementare il Ministero nell’individuare le misure e le politiche necessarie ad accordarsi ai regolamenti e alle direttive europee, è sintetizzata in cinque punti: decarbonizzazione; sicurezza del territorio; recupero e valorizzazione delle aree indistriali dismesse in zone urbane, soggette a bonifica; gestione integrata dei rifiuti; gestione integrata delle ricerche idriche. La decarbonizazione avrà come obiettivo per i trasporti l’incentivazione delle riduzioni di emissioni, tra cui anche la modifica delle modalità di trasporto di merci e persone a favore di ferrovia e cabotaggio (via mare). Probabilmente l’operazione comporterà degli aumenti delle tariffe che ricadranno a logica su chi più difficilmente potrà rinnovare il suo parco veicoli, ma secondo il Ministero permetteranno di “fare cassa” a favore di programmi per la mobilità sostenibile. La regola è stata già applicata in altri Paesi europei, e ha evidentemente l’ obiettivo nell’usare la leva del prezzo per modificare le modalità di trasporto. Nel documento si suggerisce inoltre la “Promozione di un programma nazionale per la produzione dei biocarburanti di seconda generazione e della filiera della chimica verde. Il programma, già definito in larga misura da imprese italiane leader nel mercato globale e sostenuto prevalentemente da finanziamenti privati con il supporto di fondi europei, deve essere assunto come priorità nazionale, attraverso la semplificazione delle procedure autorizzative e l’istituzione di un meccanismo di credito d’imposta per gli investimenti finalizzati alla realizzazione degli impianti di produzione”.