L’innovazione per la sostenibilità crea posti di lavoro e crescita

Ogni euro che l’UE investe nelle tecnologie  più innovative e ambientalmente più sostenibili porta ai suoi beneficiari un ritorno stimato in dieci volte tanto, mentre ogni progetto che l’UE sostiene crea una media di nove posti di lavoro permanenti, secondo un’analisi del fondo Europeo per la competitività e l’innovazione, che ha visto le sue casse rimpinguarsi dal 2008 al 2013 di ben 200 milioni di euro, di cui circa due terzi destinati alle medie imprese in cinque aree ad alta priorità: riciclaggio dei materiali, costruzioni, alimentari, approvvigionamenti idrici e aree verdi. I finanziamenti hanno aiutato le compagnie a decollare su progetti per lo più esperienze positive, almeno nel breve periodo, visto che il rapporto della Commissione parla di oltre due dozzine di casi di successo su 240 progetti totali finanziati. Questi progetti erano assai diversificati, spaziando dalla produzioni di Omega 3 dalle alghe, fino alla produzione di piastrelle a partire da televisori riciclati. Insomma modelli di business di successo, possono benissimo sposarsi con la salvaguardia dell’ambiente generando benefici per tutti e l’Europa in difficoltà deve fare leva su questa nicchia che è la Green Economy perché i risultati parlano chiaro: i progetti approvati hanno permesso di risparmiare 170 milioni di metri cubi di acqua, equivalenti al fabbisogno annuale di una città di 350000 persone, un risparmio di emissioni nocive di quasi 12 milioni di tonnellate e di oltre 600 mila tonnellate di rifiuti.