L’evoluzione dei Titoli di Efficieza Energetica

I Certificati Bianchi, o Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono stati introdotti come strumento per la promozione di specifici interventi di efficienza energetica fin dal 2001 e sono diventati “operativi” solo dopo l’istituzione del Gestore dei Mercati Energetici (GME). Dopo il necessario riallineamento tra Gas ed Elettricità del Decreto Ministeriale del 29 dicembre 2007, dell’introduzione del rimborso “mobile” definito dall’AEEG e poi della successiva introduzione del rimborso per tutte le tipologie di vettori (elettricità I tipo, gas II tipo, altri combustibili non per autotrazione III tipo) il mercato ha cominciato a dare segnali e solo nel 2009 vengono introdotti i TEE per i combustibili per autotrazione, IV tipo, senza rimborso tariffario. Il mercato non è partito con i migliori auspici e solo recentemente vede finalmente una crescita dei prezzi dei titoli, per cui richiede ancora necessari interventi per poter effettivamente decollare. In altri paesi europei invece, come Francia e Inghilterra, il sistema (per quanto siano partiti con qualche anno di anticipo) è consolidato e sembra ormai uno strumento fondamentale di crescita dei servizi energetici, con una promettente articolazione territoriale. Quello che manca all’Italia, rispetto ai migliori modelli europei, sembra essere senz’altro un adeguato numero delle cosiddette “schede” e quindi delle tipologie di interventi riconosciuti, si auspica quindi che queste possano aumentare aumentando così il volume dei TEE immessi sul mercato e dando impulso positivo alle contrattazioni. Negli scenari proposti dagli esperti sono anche considerate le influenze che potrebbero avere l’introduzione dei rimborsi per i TEE di IV tipo, che hanno comunque riscosso discreto interesse, e il prolungamento della durata di vita degli interventi, che è un altro parametro fondamentale.