Attraverso il riconoscimento garantito di progetti di intervento in grado di generare effettivi risparmi energetici per molti anni, con conseguenti ritorni economici significativi a favore di tutti, l’Autorità definisce i nuovi indirizzi dei piani di promozione dell’efficientamento. L’intervento dell’Autorità, che ha l’obiettivo di adeguare il sistema alle strategie definite nei Piani nazionali per le fonti rinnovabili e per l’efficienza, pubblicati dal Governo, delinea una strategia di raggiungimento degli obiettivi del cosiddetto 20-20-20 valorizzando l’esperienza maturata nei primi sei anni di funzionamento dei meccanismi TEE/certificati bianchi, adeguando la regolazione ai mutamenti del quadro normativo di riferimento. Le novità introdotte entreranno in vigore dal prossimo 1° novembre e tra le principali sono:
l’introduzione di un coefficiente di durabilità (coefficiente tau) che consente di riconoscere un numero maggiore di TEE ai progetti in grado di generare risparmi energetici nel corso di molti anni. In particolare: fino ad oggi il meccanismo ha contabilizzato e incentivato i risparmi energetici prodotti da qualsiasi tipo di intervento per un numero di anni “convenzionale” (cosiddetta “vita utile” dell’intervento o periodo di diritto al rilascio dei certificati bianchi) ed è, nella gran parte dei casi, inferiore alla “vita tecnica” effettiva delle tecnologie installate.
la riduzione della dimensione minima per l’accesso dei progetti agli incentivi. L’ammissione al rilascio dei titoli sarà possibile anche per progetti di taglia molto inferiore a quanto avvenuto fino ad oggi, con decurtazioni variabili tra il 20% e il 93%.
In aggiunta, si prevede di portare a termine gli approfondimenti effettuati sino ad oggi, finalizzati all’introduzione di eventuali agevolazioni per progetti realizzati in base ad accordi contrattuali che prevedono la garanzia del risultato, a beneficio del cliente, che comprenderebbe ovviamente una maggiore valorizzazione dei risparmi energetici ad essi associati.
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