La produzione elettrica da rinnovabili è cresciuta con forza: +8,2%. Il Renewable Energy-Term Market Report 2013 annuncia una nuova anticipazione del sorpasso dell’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili rispetto a quella prodotta da gas naturale e sarà addirittura il doppio di quella nucleare, conquistando la seconda posizione dietro al carbone. La produzione di elettricità rinnovabile è aumentata fortemente in tutto il mondo nel 2012, e la distribuzione avviene oggi in un numero sempre maggiore di mercati. Tuttavia, la storia dello sviluppo delle energie rinnovabili sta diventando sempre più complessa e riserva nuove sorprese: gli indicatori di breve termine in alcune regioni del pianeta hanno evidenziato una crescita esponenziale delle sfide nonostante il calo degli investimenti in valore assoluto. Incertezze politiche, sfide economiche, crisi finanziaria e riduzioni di incentivazione maggior concorrenza di altre fonti di energia hanno offuscato le prospettive eppure il settore sembra ormai definitivamente consolidato. I numeri della distribuzione delle rinnovabili rimangono alti. Anche se permangono problemi in alcuni paesi, gli sviluppi più positivi continuano altrove e guidano la crescita globale. L’Agenzia Internazionale rivede al rialzo le previsioni elaborate nel 2012, riconoscendo alle fonti Green ulteriori 90 TWh di energia nel 2017, assicurando un tasso di crescita annuo del 6%, per un totale di crescita del 40% tra il 2012 e il 2018, il più alto tra tutte le fonti. A fare da traino saranno soprattutto eolico e fotovoltaico, mentre sarà lenta la crescita dei biocarburanti, la cui produzione raggiungerà nel 2018 i 2,4 milioni di barili al giorno riuscendo a coprire quasi il 4% della domanda, rispetto al 3% del 2012. Il direttore esecutivo dell’AIE Maria Van der Hoeven ha sottolineato, tuttavia, che è l’incertezza politica il nemico numero uno delle rinnovabili, che anche grazie alle economie di scala non richiedono più cospicui incentivi, ma hanno ancora bisogno di politiche di lungo termine e di un quadro normativo compatibile con gli obiettivi prefissi. Addirittura nel mondo i sussidi per i combustibili fossili rimangono ben superiori a quelli riconosciuti alle fonti rinnovabili. A guidare la crescita dovrebbero essere comunque soprattutto i mercati emergenti, con la Cina in testa che più che compenserà il rallentamento degli Stati Uniti e dell’Europa.
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