La dichiarazione di Madrid e il cielo unico eurpeo

In una conferenza tenutasi recentemente a Madrid, sotto l’egida della Commissione europea e della Presidenza spagnola, tutti i soggetti interessati del settore aeronautico europeo hanno convenuto sul fatto che sia necessario dare l’impulso necessario perchè si realizzi una tempestiva attuazione del piano relativo alla creazione del cosiddetto Single European Sky (cielo unico europeo). Il SES sembra essere infatti della massima importanza per il futuro del trasporto aereo. Permetterà di dimezzare il costo dei voli, diminuirne l’impatto ambientale del 10% e di migliorare la capacità e aumentare ulteriormente il già alto livello di sicurezza del nostro spazio aereo. Il vicepresidente Siim Kallas, responsabile della politica dei trasporti, ha sottolineato: “Il tempo di riflessione è finita. L’Europa sta pagando a caro prezzo i costi della frammentazione. Ora dobbiamo agire e fornire un cielo più sicuro, più performante e sostenibile, unico per l’Europa entro il 2012. Accolgo con favore i risultati di oggi “. In seguito all’adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio della Pacchetto SES già nel novembre del 2009, la conferenza di alto livello tenutasi a Madrid il 25 e 26 febbraio ha dato l’impulso necessario alla sua concreta e completa attuazione entro il 2012. La riforma del Cielo unico europeo era stata inizialmente lanciata nel 2004 per ridisegnarne le caratteristiche in funzione dei flussi di traffico piuttosto che dei confini nazionali. Conferenza che è stata ampiamente partecipata: rappresentanti delle istituzioni e degli Stati membri dell’Unione europea, paesi terzi associati ai progetti “Cielo unico europeo”, le autorità militari, la Conferenza europea dell’aviazione civile, EUROCONTROL, l’Autorità europea per la sicurezza aerea, l’impresa comune SESAR, il enti rappresentativi del personale, l’Autorità europea e i fornitori di servizi di navigazione, l’industria manifatturiera europea, le associazioni degli utenti dello spazio aereo, gli operatori degli aeroporti, e altri rappresentanti della comunità aeronautica europea. L’idea di un cielo unico per l’Europa è uno di vecchia data, infatti, EUROCONTROL è stata creata nel 1960 con l’esplicito proposito di ridisegnare un cielo unico per gli  Stati fondatori membri. Con l’adozione della Dichiarazione di Madrid, i partecipanti alla conferenza hanno convenuto che il cielo unico europeo è della massima importanza per il futuro del trasporto aereo, e questo si basa su cinque punti fondamentali:

• un nuovo quadro normativo basato su una governance efficiente e performance-based di gestione del traffico aereo;
• ottenere standard di sicurezza più elevati;
• utilizzare la tecnologia più avanzata in Europa;
• integrazione del programma SESAR;
• attenzione per il fattore umano.

La prima tabella di marcia prevede già l’attuazione del “sistema di prestazioni”, la chiave di volta di tutto il pacchetto, che mira a stabilire gli obiettivi vincolanti per gli Stati membri per i temi principali della sicurezza, dell’ambiente, della capacità operativa, dell’ efficienza del servizio e dei costi. Il programma SESAR è un progetto per il controllo del traffico aereo sempre nell’ambito del Programma europeo per il Cielo Unico. E’ in corso quindi la realizzazione del Master Plan che coinvolge gli operatori ai diversi livelli: gestori degli aeroporti, costruttori degli aeromobili, enti di controllo del traffico aereo (ATM) con l’obiettivo di utilizzare le nuove tecnologie per ottimizzare il traffico nelle aerovie e coordinare gli attuali sistemi di controllo del traffico aereo, attualmente frammentati. Sarà così possibile sostituire in maniera coordinata in tutta Europa un’infrastruttura obsoleta utilizzando nuovi prodotti e apparecchiature che consentiranno agli Stati membri di fornire un servizio più efficiente, più puntuale, più ecologico e più sicuro.