Enel si rivendica la prima compagnia al mondo ad usare la tecnologia dei sali fusi integrata con un impianto a ciclo combinato per la produzione di energia elettrica. Questo primato viene riconosciuto nel giorno dell’inaugurazione della centrale solare termodinamica “Archimede”, il 14 luglio scorso a Priolo Gargallo (Siracusa). La centrale Archimede è la prima al mondo ad usare i sali fusi come fluido termovettore ed è anche la prima al mondo a integrare un ciclo combinato a gas e un impianto solare termodinamico per la produzione di energia elettrica. La centrale funziona in modo continuo giorno e notte e in qualsiasi condizione metereologica, grazie all’accumulo dell’energia termica del sole che è in grado di realizzare, superando così i problemi legati alla aleatorietà della fonte stessa. La tecnologia impiegata utilizza una serie di specchi parabolici (per un totale di circa 30.000 metri quadrati) per concentrare i raggi del sole sui 5.400 metri di tubazioni percorse dal fluido termovettore, portandolo a temperature vicine ai 550°C. Questo è raccolto in appositi serbatoi e può essere utilizzato per alimentare un generatore di vapore. Il vapore ad alta temperatura e pressione muove le turbine dell’adiacente centrale a ciclo combinato producendo energia elettrica e risparmiando così combustibile fossile. I sali utilizzati sono composti da una miscela di nitrati di sodio e potassio usati comunemente come fertilizzanti e che diventano liquidi alle alte temperature. L’impianto deve il suo nome allo scienziato siracusano proprio per gli enormi specchi parabolici disposti in fila per “catturare” i raggi del sole, che ricordano gli specchi ustori di Archimede stesso, con i quali avrebbe incendiato le navi romane che assediavano Siracusa durante la seconda guerra punica (218 a.C. – 202 a.C.).
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