Federacciai propone la reindustrializzazione del comparto acciaio su base europea

Sei qui: Home » Italia » Federacciai propone la reindustrializzazione del comparto acciaio su base europea

Attraverso le parole del suo presidente Antonio Gozzi, riprese in un intervista pubblicata recentemente sul Sole24Ore, Federacciai richiama l’attenzione sul fatto che diversi Paesi europei starebbero sostenendo le posizioni dell’Italia in tema di riassetto del comparto con un piano “europeo” di rilancio dell’industria siderurgica per poter competere con il resto del mondo. La definizione di politiche induistriali proattive per la siderurgia è sentito ormai non solo dai rappresentanti della Commissione europea, imprese e sindacati, ma anche dagli stessi Governi, essendo un settore sostanzialmente rimasto abbandonato dalle politiche industriali dalla fine del trattato Ceca nel 2002 e particolarmente esposto alle conseguenze spesso negative della globalizzazione e della concorrenza mondiale, oltre a risentire pesantemente della caduta della domanda interna. Quest’ultima si attesta comunque intorno ai 150 milioni di tonnellate/anno, facendo pensare che nonostante tutto l’industria europea ha ancora un discreto bisogno di acciaio, per concludere che possa essere integralmente soddisfatto dalle importazioni senza dubbio. Negli ultimi cinque anni in Italia, il settore ha realizzato investimenti per circa 6 miliardi di euro, di cui 1 circa per la tutela dell’ambiente e la sostenibilità di lungo periodo, occupando circa 70000 persone. La necessità della reindustrializzazione del comparto dell’acciaio dovrebbe toccare tutti i temi irrisolti, dalla questione del peso delle misure salvaclima a quello del riciclaggio dei rottami (una risorsa fondamentale per l’industria interna e oggi oggetto di vera e propria incetta extraeuropea) e, ovviamente, il tema dei costi energetici che sono enormemente superiori che nel resto del mondo. Da questo ultimo punto di vista l’Italia fà un eccezione positiva confermandosi (dato del 2011) il primo Paese europeo per riciclo di materiale ferroso, con una media di circa 20 milioni di tonnellate annue di materiale che viene rifuso nelle acciaierie nazionali. La presa di coscienza da parte della Commissione della necessità di delineare un piano di intervento è anche dovuta alle cifre sempre più preoccupanti: la produzione è calata del 17% negli ultimi 5 anni su base europea e ancora le previsioni non sono rosee seppure la ripresa del mercato ci sia stata. La produzione mondiale i acciaio è riassunta in Figura 1 per l’anno 2011 (consuntivo) mentre è riportata in Figura 2 per l’Italia, dove si evidenzia una netta ripresa dopo la crisi, segnale importante per spronare interventi virtuosi. Nei Paesi UE sono state prodotte 177,2 Mton di acciaio, in crescita del 2,7%, con l’Italia che, con una produzione di 28,7 Mton, ha realizzato crescita dopo il tracollo 2008-2009 ben più rapida di molti altri Paesi: 11,6%.

© 2024 May-C Engineering S.r.l. - Via Verro, 12 - 20141 Milano (MI) - ITALIA
Tel. +39-02-89.51.78.53 - P.IVA: 09259420157