Dietrofront alla riduzione di anidride carbonica al 30%

Dimostra ottimismo il commissario europeo per il clima Connie Hedegaard, che ha recentemente affermato che la recessione dell’attività economica renderà più facile per l’Europa il raggiungimento dell’obiettivo 2020, ovvero della riduzione delle emissioni di gas serra del 20% rispetto ai valori presi come riferimento del 1990, tentando di giustificare uno sforzo ancora maggiore per puntare così al 30%. In realtà tale sforzo aggiuntivo comporterebbe una perdita di produzione dell’1% per le industrie energivore, cosa che ha fatto sollevare resistenze da parte di diversi stati membri e posto problemi di ordine politico. I costi assoluti per raggiungere l’obiettivo 2020 dal 2008 sono scesi da 70 a 48 miliardi di euro l’anno, mentre i costi di realizzazione dell’obiettivo 30% sono stimati in 81 miliardi di euro l’anno da qui al 2020, il che corrisponderebbe ad un aumento di 11 miliardi di euro l’anno rispetto a quanto preventivato due anni fa per l’obiettivo del 20%, quando le stime di crescita economica e quindi la sua incidenza sul PIL erano ben più rosee.