Il mercato delle rinnovabili in Italia, che ha trovato grazie al sistema di incentivazione un impressionante leva speculativa negli ultimi anni, ha avuto una flessione negativa quest’anno, non tanto dovuta alle dirette ricadute negative della crisi finanziaria sugli investimenti, quanto proprio per le incertezze che hanno caratterizzato le fasi di riordino del sistema di aiuti, che con la definizione del Quarto Conto Energia ha permesso la ripresa del mercato del fotovoltaico. Si prevede di raggiungere una produzione di energia da celle fotovoltaiche a quota 23 MW per il 2016, limitando la spesa negli investimenti per gli impianti di grande potenza e calmierando le tariffe incentivanti in base alla taglia e al tipo di installazione in maniera più marcata. L’introduzione dell’iscrizione al registro inoltre ha permesso di rafforzare gli strumenti di controllo così da garantire un più efficiente impiego delle risorse disponibili ai fini del reale beneficio ambientale conseguibile. Purtroppo resta invece incertezza per le altri fonti rinnovabili, come l’eolico che si è visto decurtato del 22% il valore dei certificati verdi con effetto retroattivo e l’idroelettrico (70% della produzione di energia da fonte rinnovabile in Italia) per i piccoli impianti, mentre sembra ormai arrivato il momento di dare piena dignità al solare termico, per il quale si attende a breve l’introduzione di un sistema basato su tariffa cosiddetta feed-in, più funzionale rispetto al meccanismo degli sgravi fiscali, su cui invece si reggono e si reggeranno le installazioni di pompe di calore (geotermiche e non). Altro capitolo riguarderebbe invece lo sfruttamento geotermoelettrico, ma che dal Testo Unico sulla Geotermia non ha tratto gli spunti necessari per dare segnali di grande sviluppo e sembra così non permettere lo sfruttamento di una preziosa e abbondante risorsa del nostro paese. Analogamente l’energia termica da biomassa non ha ancora iniziato a guadagnare col ritmo sperato le quote di mercato attese per poter raggiungere gli obiettivi auspicati al 2020. Il decreto quadro sulle rinnovabili fissa al prossimo primo gennaio l’avvio per l’energia termica da biomassa dei nuovi incentivi, mentre fissa a gennaio 2013 l’introduzione delle nuove tariffe per l’elettricità prodotta da eolico geotermico e idroelettrico. Secondo il Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili dell’Italia, gli andamenti previsti di crescita dell’impiego di fonti rinnovabili sono rappresentati in figura 1 per gli usi elettrici, in figura 2 per gli usi termici e in figura 3 per il settore trasporti.
Category: Energia Discussion: No Comments
Leave a Response
Devi essere connesso per inviare un commento.