Il decreto interministeriale del 5 dicembre 2013, concertato con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, stabilisce le modalità di incentivazione per il biometano immesso nella rete dei gasdotti, in particolare nel caso dell’uso del biometano come metano per autotrazione e per il suo uso in impianti di cogenerazione ad alto rendimento, con la finalità di promuovere lo sviluppo di tale risorsa energetica. Il biometano deriva dalla raffinazione del biogas e viene riconosciuto come una risorsa utile ai fini della sostituzione dell’utilizzo dei combustibili e dei carburanti di origine fossile e quindi anche per la riduzione delle emissioni di gas serra. Il biometano sarà incentivato:
a) mediante il rilascio degli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, nel caso in cui sia immesso in rete ed utilizzato, nel rispetto delle regole per il trasporto e lo stoccaggio del gas naturale, in impianti di cogenerazione ad alto rendimento;
b) mediante il rilascio di certificati di immissione in consumo ai fini dell’adempimento dell’obbligo di cui al decreto-legge 10 gennaio 2006 e successive modificazioni, qualora il biometano sia immesso in rete e, nel rispetto delle regole per il trasporto e lo stoccaggio, usato per i trasporti;
c) qualora sia immesso nella rete del gas naturale, mediante l’erogazione di uno specifico incentivo di durata e valore definiti con apposito decreto
Viene demandato all’Autorità il compito di definire le modalità con le quali le risorse per l’erogazione dell’incentivo trovano copertura a valere sul gettito delle componenti delle tariffe del gas naturale e, perché si arrivi ad operatività, mancano provvedimenti applicativi, a partire dalla definizione delle caratteristiche chimico-fisiche, la pressione all’immissione e le diverse caratteristiche, oltre ovviamente ai provvedimenti di tipo autorizzativi. Si sollevano perplessità circa l’impatto effettivo, soprattutto da parte di chi ritiene il biometano al di là della portata delle piccole aziende per le difficoltà di accesso alla rete.