Lo Standard Internazionale UNI EN 15942 si rivolge al mondo del buisiness-to-buisiness ed ha l’obiettivo di fornire una chiara descrizione di come debbano essere armonizzate a livello dei rapporti tra aziende le modalità di comunicazione delle dichiarazioni ambientali di prodotto (EPD) nel mondo delle costruzioni. La norma stabilisce di fatto il protocollo comune sulla base della FprEN 15804 (che si riferisce ai criteri di verifica della sostenibilità per le diverse categorie di prodotti) e in linea con la EN 15978 (che definisce il metodo di calcolo per la verifica di sostenibilità ambientale negli edifici), in modo tale che ci sia una base comune di verifica di ogni fase del ciclo di vita, strutturata e standardizzata in modo da facilitare l’elaborazione di analisi comparative. I requisiti essenziali della struttura di comunicazione per un EPD conforme alla norma sono relativi alla chiarezza e correttezza delle informazioni (EN ISO 14020), all’impiego delle appropriate unità di misura nel rappresentare i dati quantitativi (FreEN 15804), la chiara esposizione, monolingua, con una dettagliata descrizione degli argomenti e dei parametri qualitativi e quantitativi adottati, per assicurarne una univoca comprensione. Inoltre il formato adottato deve permettere una localizzazione univoca di tutti gli elementi che concorrono alla definizione delle informazioni contenute, tanto che la norma prevede l’adozione di una vera e propria scheda, la Information Transfer Matrix (ITM) che appunto in formato tabellare coerente rappresenta un formato idoneo per comunicare le informazioni inerenti ciascun modulo informativo in cui è suddiviso il ciclo di vita del prodotto (edificio). Più in dettaglio la ITM riguarda sia l’intero ciclo di vita, sia singoli scenari corrispondenti a ben precise fasi (produzione, uso, smaltimento): il requisito minimo consiste nel documentare adeguatamente i moduli informativi relativi alla fase di produzione e le tipologie di informazioni da raccogliere sono informazioni generali sul prodotto, i parametri derivati dall’analisi del ciclo di vita del prodotto (Life Cicle Assessment, LCA) come l’input di risorse e le categorie di rifiuti in uscita, informazioni sullo scenario di riferimento e infine le emissioni ambientali che caratterizzeranno il suo uso come EPD. Il quadro di riferimento prospettato evidentemente non è in conflitto con gli altri strumenti di valutazione e certificazione in particolare relativamente ai temi energetici e della sicurezza.
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