Il riciclaggio e il compostaggio dei Rifiuti Solidi Urbani (RSU) sta gradualmente crescendo in termini assoluti e relativi. Infatti secondo quanto rende noto Eurostat, nel corso del 2011 si è riusciti a riciclare o compostare circa il 40% del totale dei rifiuti rispetto al 27% del 2001, permettendo in dieci anni di registrare un incremento medio davvero significativo. Di seguito sono riportati i valori percentuali di trattamento dei rifiuti urbani realizzati nei paesi più virtuosi, che da soli valgono oltre il 50% del totale smaltito in Europa: Germania (63%), Austria (62%), Olanda (61%), Belgio (57%). Per quanto riguarda la produzione pro-capite di RSU annuale, in testa alla classifica spicca invece la Danimarca, con 718 kg per persona, seguita da Lussemburgo, Cipro e Irlanda (da 600 a 700 kg), Germania, Malta, Austria, Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Finlandia (da 500 a 600 kg); seguono Grecia, Portogallo, Belgio, Svezia, Lituania e Slovenia (da 400 a 500 kg) e per ultimi Bulgaria, Romania, Lituania, Slovacchia, Repubblica Ceca Polonia ed Estonia con meno di 400 kg all’anno per abitante. Del totale dei rifiuti raccolti, il 37% è stato stoccato in discarica, il 23% incenerito, il 25% riciclato in discarica e la comparazione con il 2001 è illustrata nel Grafico 1. La Romania, la Bulgaria, la Lituania e la Lettonia sono i paesi che maggiormente ricorrono ancora alla discarica per lo smaltimento degli RSU, con percentuali che arrivano, per la prima, al 99%. Il paese che ricicla invece di più è la Germania (45% del totale trattato) seguita da Irlanda (37%), Belgio (36%), Slovenia (34%), Svezia (33%), Olanda (32%) e Danimarca (31%). I Paesi che effettuano il maggior compostaggio sono invece l’Austria (34%), l’Olanda (28%), Belgio e Lussemburgo (20%), Spagna e Francia (18%).
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