Il progetto per accorpare i 12 istituti del Miur, che sarebbero controllati da un presidente, 4 membri del consiglio di amministrazione (scelti su proposta del MIUR e previa approvazione del Consiglio dei Ministri) prevedeva anche l’istituzione di due nuove agenzie per occuparsi del trasferimento tecnologico (che avrebbe assorbito funzioni, compiti e personale dei 12 enti accorpati nel nuovo Centro Ricerche) e una seconda agenzia per occuparsi degli aspetti legati al finanziamento della ricerca, distribuendo le risorse disponibili erogate dal Fondo per gli Investimenti in Ricerca Scientifica e Tecnologica (FIRST). Questa seconda agenzia avrebbe avuto anche il carico sia di un adeguato monitoraggio sulle attività, sia della massimizzazione dei risultati ottenuti in termini di generazione di profitto. Entrambe queste agenzie,così come l’accorpamento non compaiono invece nell’ultima versione del Ddl e pare quindi che il testo della legge di stabilità prevederà qualcosa di diverso per il piano di razionalizzazione delle risorse, che ammontano oggi a più di un miliardo e mezzo l’anno. Questa appunto razionalizzazione del sistema della ricerca è sfumata o al più rinviata, rasserenando gli animi dei presidenti degli enti, preoccupati dall’annunciata rivoluzione. Il Ddl che dovrà disciplinare le procedure in tal senso prevede invece che il riordino sarà quindi oggetto anche di un confronto con le parti per l’elaborazione di una proposta che preveda il coinvolgimento dei vari attori. Invece si prevede l’istituzione di un nuovo organismo ovvero la Consulta dei Presidenti, coordinata dal presidente del Consiglio nazionale delle ricerche. Il nuovo organismo dovrà elaborare una riorganizzazione degli enti entro il 31 gennaio del 2013, “allo scopo di assicurare una governance unitaria e più efficace degli stessi e garantire il mantenimento dell’identità storica, l’attuale denominazione nonché l’autonomia scientifica e di budget”. Il riordino coinvolge Cnr, Istituto nazionale di fisica nucleare, Agenzia spaziale italiana, Istituto nazionale di astrofisica, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Istituto nazionale di oceanografia, Istituto nazionale di ricerca metrologica, Stazione zoologica ‘Anton Dohr’. Istituto nazionale di studi germanici, Istituto nazionale di alta matematica e Museo storico della fisica e Centro studi e ricerche ‘Enrico Fermi’.
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