Il mercato fotovoltaico continua a crescere

Il boom nel settore fotovoltaico registrato negli ultimi tempi sembra destinato a continuare in Europa e nel mondo, confermandolo al primo posto, come settore di punta delle energie rinnovabili, per lo meno in termini di investimenti. Questa è stata la conclusione generale di una relazione pubblicata lo scorso 24 settembre dal JRC (Joint Research Centre) della Commissione Europea. Lo scopo della relazione era anche quello di fare luce sulle azioni promosse dall’Unione per ostacolare l’ingerenza delle superproduzioni cinesi sul mercato, che erano sfociate nella recente inchiesta anti-dumping dei primi di settembre scorso. Tale operazione, sollecitata dalla principale associazione industriale del settore EU ProSun (guidata dalla compagnia tedesca Solarworld) ha permesso di riscontrare che, pur restando l’Europa il principale mercato per la tecnologia fotovoltaica e la Cina l’indiscusso primo produttore di pannelli, gli equilibri si stanno ribilanciando a livello internazionale, con la comparsa di nuovi attori afferenti a diversi paesi: il Taiwan, che diventa il secondo produttore al mondo scalzando la Germania, l’India, la Malesia e la Sud Corea. Ad ogni modo dei principali 20 produttori mondiali, soltanto tre hanno delle fabbriche in Europa, relegando quest’ultima per lo più a impegni legati principalmente alla ricerca e allo sviluppo per la crescita del comparto. L’Europa conta per i due terzi di tutta la potenza installata nel 2011: un totale di 18,5 GW, accompagnato da tassi di crescita a due cifre che, a livello globale, oscillano dal 2000 in poi tra il 40% e il 90%. Ancora però si osserva che oggi la crescita principale è appannaggio dei paesi asiatici, tra i quali Cina e Taiwan che hanno registrato tassi superiori al 65% di crescita di produzione.