In aumento i prezzi dell’energia nell’Ue27, che nel secondo semestre del 2010 hanno registrato per l’elettricità +5,1% e per il gas +7,7% rispetto al periodo luglio-dicembre dell’anno precedente. Lo comunica Eurostat, sottolineando che tra il secondo semestre 2008 e lo stesso periodo del 2009 il costo per l’energia elettrica era sceso del 2,3% mentre quello per il gas addirittura del 15,5%. Inoltre, secondo l’istituto statistico europeo, l’Italia ha mostrato il rincaro maggiore per il gas domestico (+47%) seguita dalla Slovenia (+25%), giustificato con il fatto che in Italia si soffre di scarsa concorrenza e di infrastrutture inadeguate. Più contenuto è stato il rincaro sull’energia elettrica (con un aumento di poco più del 5% per il nostro paese) dove in bolletta pesa non poco la componente legata al’incentivazione di fonti rinnovabili e assimilate, che supera il 10% del totale. Tra la seconda metà del 2009 e la seconda metà del 2010, i principali aumenti dei prezzi di energia elettrica (vedi figura 1) in valuta nazionale sono stati registrati in Lituania (+31%), Cipro (+23%), Grecia (+17%) e Malta (+ 12%), mentre l’Eurostat considera i ribassi più significativi nei Paesi Bassi (-8%), Lussemburgo (-7%), Italia e Repubblica Ceca (entrambe -4%). Espressi in euro, i prezzi medi di energia elettrica ad uso domestico della seconda metà del 2010 risultano più contenuti in Bulgaria (8,3 euro per 100 kWh), Estonia (10,0), Lettonia e Romania (entrambe 10,5), e più elevati in Danimarca (27,1), Germania (24,4 ), Cipro (20,2) e Belgio (19,7), con un prezzo medio che si attesta a 17,1 euro per 100 kWh. Quando espressi in rapporto al potere d’acquisto, i prezzi più bassi per l’energia elettrica domestica si individuano in Francia, Finlandia e Grecia, mentre i più elevati in Ungheria, Slovacchia e Germania. Per quanto riguarda il gas (vedi figura 2), tra la seconda metà del 2009 e la seconda metà del 2010 i picchi principali sono stati osservati in Italia appunto, (+47%), Slovenia (+25%) e Bulgaria (+24%), mentre calano fortemente le tariffe in Slovacchia e Regno Unito (entrambi -6%), seguite dall’Irlanda (-4%). I prezzi medi più bassi del gas sono in Romania (7,7 €/GJ), Estonia (11,1), Lettonia (11,3) e Regno Unito (11,7) e i costi più alti in Svezia (30,3), Danimarca (30,1), Italia (21,9) e Olanda (19,8). Il prezzo medio del gas nell’UE a 27 è stato di 15,9 euro per gigajoule. Se si tiene conto, invece, del potere d’acquisto, sono Lussemburgo (10,9 per gigajoule PPS), Regno Unito (11,6), Irlanda (12,7) e Francia (14,0) ad avere i prezzi più bassi, mentre tra i paesi ad alte tariffe troviamo sempre Bulgaria (26,9), Ungheria (25,1) e Svezia (23,8).
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