Si stima ad oggi in 8,5 milioni di tonnellate equivalenti petrolio e 22,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica il valore dell’operatività dei certificati bianchi nel bilancio del primo quinquennio secondo quanto pubblicato sul “Quinto rapporto annuale sul meccanismo dei titoli di efficienza energetica” dell’Autorità.
Il risparmio energetico complessivo vale oltre 7 miliardi di kWh all’anno, pari cioè a circa il 2% del fabbisogno nazionale. Attraverso la promozione dell’efficienza energetica attraverso la diffusione di apparecchiature, sistemi e tecnologie innovative e più efficienti nelle abitazioni, nei servizi e nell’industria, si può quindi fare molto. Infatti il bilancio del primo quinquennio di attuazione del meccanismo è in attivo sotto il profilo costi/benefici, come era da aspettarsi. A fronte di incentivi per 531 milioni di euro erogati nel periodo 2005-2009 attraverso il contributo tariffario fissato e aggiornato dall’Autorità si è ottenuto tale risultato, giudicato importante. I DM 20/7/2004 hanno fissato gli obiettivi nazionali di risparmio di energia primaria da conseguire annualmente nel quinquennio 2005-2009, rispettivamente per i distributori di energia elettrica (crescenti da 0,1 Mtep/anno nel 2005 a 1,6 Mtep/anno nel 2009) e per i distributori di gas naturale (crescenti da 0,1 Mtep/anno nel 2005 a 1,3 Mtep/anno nel 2009).
I decreti disponevano che questi obiettivi fossero ripartiti tra i distributori di energia elettrica e di gas naturale che servivano almeno 100.000 clienti finali al 31 dicembre 2001, sulla base del rapporto tra la quantità di energia elettrica/gas naturale da essi distribuita e la quantità distribuita complessivamente sul territorio nazionale, entrambe riferite all’anno precedente l’ultimo trascorso; inoltre, per ogni distributore, il soddisfacimento di tale obbligo era condizionato al rispetto di un vincolo: almeno la metà dell’obiettivo assegnato doveva essere realizzato attraverso riduzioni dei consumi di energia elettrica (per i distributori elettrici) e riduzioni dei consumi di gas naturale (per i distributori di gas naturale) (nel seguito: “vincolo del 50%”).L’obiettivo nazionale di risparmio energetico fissato dal DM 21 dicembre 2007 per l’anno 2009 andava ripartito tra le imprese di distribuzione alle cui reti erano allacciati almeno 50.000 clienti finali al 31 dicembre 2007 sulla base di quanto disposto dal medesimo decreto. In base a tale criterio e tenuto conto delle modifiche societarie nel frattempo intervenute, l’Autorità ha identificato 75 imprese di distribuzione soggette agli obblighi di risparmio energetico, 14 delle quali operano nel settore dell’energia elettrica e 61 nel settore del gas naturale.
Ai distributori obbligati si aggiungevano 328 imprese di distribuzione dell’energia elettrica e/o di gas naturale che, pur non soggette ad alcun obbligo di risparmio energetico nel corso dell’anno, erano ammesse ad operare dal lato dell’offerta di TEE; come già osservato nei Rapporti precedenti, si tratta di un numero in costante diminuzione nel corso degli ultimi anni (ad esempio, era pari a 370 a fine 2008), in ragione delle numerose operazioni di aggregazione avvenute tra gli operatori, soprattutto del settore del gas naturale.
Come già riportato nel Primo e nel Secondo Rapporto Statistico intermedio relativi all’anno d’obbligo 2009, dal 1 giugno 2009 al 31 maggio 2010 l’Autorità ha certificato, anche avvalendosi del supporto dell’ENEA, risparmi energetici pari a 2.860.566 tep, richiedendo al GME l’emissione di titoli di efficienza energetica così ripartiti:
-2.014.123 di tipo I (attestanti la riduzione di consumi di energia elettrica);
-675.496 di tipo II (attestanti la riduzione di consumi di gas naturale);
-170.947 di tipo III (attestanti la riduzione di consumi di combustibili solidi, liquidi e di altri combustibili gassosi).
Nel complesso, dunque, il numero di TEE di cui è stata richiesta l’emissione al GME nel periodo considerato è risultato, per il secondo anno consecutivo, inferiore all’obiettivo complessivamente assegnato per l’anno 2009, in misura equivalente a quanto avvenuto l’anno precedente (89%). Tuttavia, tenuto conto dei titoli di efficienza energetica emessi nel periodo precedente e non annullati per le verifiche di conseguimento degli obiettivi 2005, 2006, 2007 e 2008, i TEE complessivamente disponibili al 31 maggio 2010 ammontavano a 6.645.018, pari al 102% dell’obiettivo complessivo da conseguirsi nel 2009 e così ripartiti:
-4.884.367 di tipo I (attestanti la riduzione di consumi di energia elettrica);
-1.438.753 di tipo II (attestanti la riduzione di consumi di gas naturale);
-321.898 di tipo III (attestanti la riduzione di consumi di combustibili solidi, liquidi e di altri combustibili gassosi).
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