La neonata Coalizione per il Risparmio Energetico (Coalition for Energy Savings), che riunisce organizzazioni industriali e ambientali, ha espresso sgomento dopo la riunione del Consiglio “Energia” della Ue. La stragrande maggioranza dei ministri dell’energia ha chiarito infatti che non vogliono obiettivi vincolanti di efficienza energetica. Ciò è avvenuto nonostante la Commissione abbia palesato perplessità in materia dichiarando che l’Unione non è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di ridurre il consumo energetico del 20% entro il 2020, anzi ha ammesso che, in considerazione dell’attuale scenario, solo il 9% di risparmio sarà plausibilmente raggiunto entro il 2020. Ci si sarebbe quindi aspettato un atteggiamento opposto da parte dei governi degli Stati membri.
La coalizione è stata fondata il 6 dicembre scorso per essere parte attiva della futura strategia energetica dell’Ue, riunendo ben 20 organizzazioni diverse, dal WWF ai produttori di elettrodomestici. Essa sotiene la necessità di arrivare a decretare impegni vincolanti di efficienza promossi con i consueti incentivi e strumenti finanziari.
Secondo un portavoce della Coalizione, Marta Toporek, avvocato ambientale per ClientEarth, l’efficienza e i risparmi energetici devono essere in cima all’agenda per la riunione europea del prossimo febbraio del Consiglio in materia di energia, data in cui si auspica che tali impegni vincolanti saranno adottati a garanzia dell’erogazione degli investimenti necessari. Sembra pero’ improbabile che ciò accadrà davvero.
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