Il Solar Impulse, aereo ad energia solare di progettazione svizzera, ha ricevuto il suo battesimo del volo: un passo decisivo per i suoi realizzatori, che mirano al giro del mondo. Il velivolo è decollato dall’aereoporto di Payerne, nel Canton Vaud, ed ha volato per 87 minuti, raggiungendo la quota di circa 1200 metri. In dicembre, nel corso del primo collaudo, l’aereo si era alzato per meno di un metro dal suolo, percorrendo una distanza di appena 350 metri. Il direttore generale Andrè Borschberg, ingegnere e pilota, sottolinea che mai un aereo così grande e leggero era riuscito a volare; annuncia, inoltre, che verrà costruito un secondo aereo per tentare, nel 2013, il giro del mondo in cinque tappe.
Il Solar Impulse HB–SIA è costruito in fibre di carbonio e richiama, per la sua forma, una gigantesca libellula; ha un’apertura alare di 63,4 metri, pari a quella di un Airbus A340, ed un peso di circa 1600 chili, paragonabile a quello di un’automobile. L’aereo dispone di 12mila cellule fotovoltaiche, le quali alimentano quattro motori elettrici da 10 cavalli ciascuno e caricano le batterie di litio-polimero, necessarie per il volo notturno. La velocità media è di 70 chilometri l’ora, mentre l’altitudine massima è di 8500 metri. Per ottenere questo primo successo sono occorsi quasi sette anni di lavoro, nei quali un team di 70 persone ha lavorato su di un progetto da 100 milioni di franchi (circa 70 milioni di euro), forniti per l’80% dagli sponsor, quali Solvay, Omega, Deutsche Bank; ulteriori partner sono Bayer Material Service, il Politecnico di Losanna, Altran, Dassault Aviation. La loro fiducia nelle energie rinnovabili è stata, finora, pienamente ripagata.
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