Lo scenario del mercato fotovoltaico al 2010

E’ un mercato che interessa sia piccoli sia grandi attori, anche perchè dei circa 50000 impianti installati solo una piccola quota riguarda le centrali fotovoltaiche di potenza superiore a 1 MW. I tassi di crescita nel 2009 a livello internazionale si sono assestati intorno al 60%, riportando i livelli a prima della forte recessione inziata nel 2008, con l’apertura a nuovi Paesi tra cui Stati Uniti e Cina, particolarmente interessati agli impianti di grande potenza (vedi figura 1).  Il mercato non sembra quindi essere stato sostanzialmente ridimensionato dalla crisi, almeno stando ai dati dei recenti rapporti, anche se si è lontani dal raggiungimento della piena competitività della tecnologia rispetto ad altre a fonte rinnovabile e le cifre, in termini di proporzionali di produzione di energia sono ancora trascurabili. Tuttavia, come auspicato nel rapporto SET for 2020 dell’Asociazione Europea dell’Industria Fotovoltaica (EPIA), nelle circostanze peggiori, si prevede una penetrazione del fotovoltaico pari al 4% (a partire da un attuale 1%) della domanda totale di energia in Europa, e il contributo dell’Italia è determinante, grazie al successo del sistema di incentivazione del nuovo Conto Energia, che ha permesso di farle raggiunge da poco il secondo posto nella classifica europea, al seguito della Germania. Tale successo è anche dovuto al fatto che in Spagna il mercato ha avuto un trend negativo dovuto alla crisi economica, che ha pregiudicato il sistema stesso di incentivazione e che, in generale mettendo in crisi i piccoli e medi produttori, sta garantendo una crescita esponenziale dei grandi investitori, concentrando nelle loro mani il controllo del mercato, con possibili ritorni in termini di riduzione dei prezzi. 

Fig. 1: Ripartizione del mercato fotovoltaico 2009 (fonte: Solarbuzz)

Fig. 2: Stima di incremento della potenza fotovoltaica installata in Italia (fonte: GSE)

Fig. 3: Stima andamento del prezzo dei moduli fotovoltaici (fonte: Solarbuzz)

In Italia si è passati dai 165 MW di potenza installata con il primo Conto Energia, varato nel 2005, agli 835 MegaWatt del nuovo, con previsioni che fanno ipotizzare il raggiungimento dell’obiettivo fissato di 1200 MW ben prima della fine dell’anno, al di sopra delle prospettive pubblicate dal GSE e riportate in figura 2. Non a caso la bozza di decreto del ministero dello Sviluppo economico per il nuovo Conto Energia dopo il 2010 ha scontentato le associazioni del settore, proponendo di fissare a 1500 MW il tetto di potenza fotovoltaica incentivabile (rispetto agli attuali 3000 MW) e di decurtare la tariffa incentivante di circa il 10%, promuovendo gli impianti a terra rispetto a quelli su tetto. Non è prevista una differenziazione su base geografica e sulla taglia dell’impianto, cosa che si ripercuote sensibilmente sulla diffusione nel territorio e sull’opportunità di investimento. Anche se la crisi continuerà a farsi sentire, per quanto riguarda la disponibilità di finanziamenti e i prezzi di vendita degli impianti, è bene osservare che il crollo dei prezzo dei moduli registrato lo scorso anno su tutta la filiera, è strettamente legato all’assestamento delle grandi industrie verso un mercato sempre più competitivo che non è probabilmente destinato a perdurare, come mostrato dalle previsioni di fig.3, ma dovrà essere accompagnato da una riduzione delle fatture dei fornitori di tecnologia.