Solare termodinamico e ORC

I cicli ORC, funzionanti con fluidi siliconici basso-bollenti, offrono prestazioni interessanti a basse temperature (tra i 200 e 300*C), rendendosi un’opzione interessante anche per l’accoppiamento con piccoli campi solari. Infatti finora il grosso limite del solare termodinamico era legato al fatto che fosse necessario disporre di grandi campi da centinaia di ettari in zone deserte, per poter alimentare con efficienza turbine a vapore surriscaldato che hanno rendimenti interessanti solo se alimentate ad alta temperatura. E in Italia sarebbe impossibile trovare siti con tali estensioni. Viceversa l’impiego di cicli ORC permetterebbe il proliferare di piccoli impianti che, insieme ad opportuni sistemi di accumulo e all’accoppiamento con tradizionali caldaie a biomassa per garantire la continuità di funzionamento, permetterebbe di realizzare impianti da circa 1MW elettrico su 3-4 ettari di estensione del territorio, contenendo enormemente i costi di investimento ed avendo comunque accesso agli incentivi.