Dalla recente assemblea di Assocarboni emerge che, a fronte di un’evidente anche se debole ripresa dell’attività economica i consumi energetici sono tornati a crescere in Italia; stimati pari a 177 Mtep per il 2010 con una crescita del 2% sul 2009, sono tornati ai livelli del 1998, recuperando circa un quarto di quanto perso. La riduzione sostanziale riguarda ovviamente petrolio e importazioni di energia elettrica, poiché il settore delle rinnovabili, grazie al sistema di incentivazione, si é mantenuto in consistente crescita positiva. in previsione di una consistente crescita del fabbisogno di energia globale, vuoi per la ripresa dalla recessione, vuoi per garantire accesso ai servizi energetici al quinto di popolazione mondiale che ancora oggi ne é priva, secondo Assocarboni, il carbone, caratterizzato da ampia disponibilità delle risorse, sicurezza dell’approvvigionamento, competitività dei costi, é il combustibile del prossimo futuro. A dimostrazione di ciò si sottolinea che i prezzi internazionali del carbone hanno segnato un vistoso recupero, con incrementi fino a oltre il 40% (registrando prezzi fino a 122$/ton, e con un aumento della produzione mondiale dell’8% rispetto al 2009, passando da a 6,5 miliardi di tonnellate.
Per quanto riguarda specificatamente l’Italia, il 2010 ha visto partire la riconversione, su decisione dell’Mse, da olio a carbone della centrale termoelettrica Enel di Porto Tolle nel Delta del Po, che sarà da 2MW nominali e alimentata anche parzialmente a biomassa. Altre centrali a carbone saranno potenziate sul territorio nazionale o, come la centrale Sei di Saline Joniche, saranno realizzate prevedendo il 100% di cattura dell’anidride carbonica. In aggiunta, importanti iniziative sono in corso per sostenere l’impiego del carbone migliorando l’impatto ambientale dei siti. Recentemente é stato inoltre inaugurato presso la centrale Federico II di Brindisi il primo impianto pilota italiano per la cattura e lo stoccaggio dell’anidride carbonica, che avrà la capacità di assorbire 8000 tonnellate di anidride carbonica l’anno.
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