I rifiuti urbani prodotti in Europa per persona variano dai 316 kg della Repubblica Ceca e della Polonia agli 833 kg della Danimarca, per una media di 504 kg per persona nel 2009 (figura 1). I rifiuti urbani vengono mediamente trattati per il 38% in discarica, per il 20% negli inceneritori, per il 24% attraverso il riciclaggio e per il 18% con il compostaggio (figura 2). Questo secondo i dati recentemente pubblicati da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea Nel 2009, gli Stati membri con la più alta quota di rifiuti urbani smaltiti in discarica sono stati la Bulgaria (100% dei rifiuti trattati), Romania (99%), Malta (96%), Lituania (95%) e Lettonia (92%).
Le percentuali più elevate di incenerimento dei rifiuti urbani sono stati osservati in Svezia (49% dei rifiuti trattati), Danimarca (48%), Paesi Bassi (39%), Lussemburgo (36%), Belgio (35%), Germania e Francia (con 34 %).
Il riciclaggio è più comune in Germania (48% dei rifiuti trattati), il Belgio e la Svezia (entrambe 36%), Slovenia e Danimarca (entrambi 34%), Irlanda e Paesi Bassi (entrambi 32%). Gli Stati membri con i tassi più elevati di compostaggio per i rifiuti urbani sono l’Austria (40%), Italia (32%), Paesi Bassi (28%), Spagna e Belgio (entrambe 24%) e Lussemburgo (20%).
Riciclaggio e compostaggio di rifiuti urbani rappresentano il 50% dei rifiuti trattati o più in Austria (70%), Germania (66%), Paesi Bassi (61%), Belgio (60%) e Svezia (50%). In sette Stati membri meno del 10% dei rifiuti è riciclato o comportato.
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