La Commissione Trasporti del Parlamento Europeo (TRAN) presieduta da Brian Simpson ha recentemente ricevuto un documento dal vice-presidente Siim Kallas circa l’importanza strategica di proseguire e migliorare, attraverso i precetti che saranno raccolti nel futuro Libro Bianco, la situazione del comparto trasporti che vede ancora le strade come mezzo principale, nonostante i rilevanti problemi connessi. Problemi concreti che sono puntualmente sviscerati e delineano un quadro tutt’altro che confortante, soprattutto alla luce dei tagli agli investimenti che si sono registrati.
Il sovraffollamento delle aree urbane è un problema per tutte le principali città europee e comporta un costo non solo per gli automobilisti, ma anche per l’ambiente e che, salvo in rari casi, non riesce ad essere tamponato da un incremento dell’efficienza dei servizi pubblici che sono considerati per la maggior parte insufficienti, inadeguati e troppo costosi per l’utente. Il trasporto merci su gomma è ancora eccessivamente dominante e risente del mancato progresso dei grandi collegamenti ferroviari e della mancanza della realizzazione del concetto dei cosiddetti “corridoi”; della mancata realizzazione del “cielo unico europeo” e della difficoltà di fruizione delle autostrade del mare, dovuta alle complicazioni burocratiche e allo scambio di comunicazioni. Il ruolo dell’innovazione e della ricerca è essenziale per molti di questi aspetti, non solo per l’individuazione di nuove reti di interconnessione e veicoli innovativi, ma anche per semplici miglioramenti nella gestione delle informazioni e nella possibilità di permettere un più semplice sistema di controllo e di utilizzo dei mezzi, nonché di pagamento dei biglietti soprattutto basato sulle nuove tecnologie di telefonia mobile. all’impatto che il comparto ha sul clima è fondamentale intervenire subito perché i miglioramenti siano concreti nel breve periodo e non solo, come sempre, auspicati. Kallas non è abbastanza esaustivo a proporre possibili soluzioni così come a elencare i problemi, ma lancia un messaggio sugli obiettivi si sostenibilità del comparto da raggiungere entro il 2050: è necessario ridurre dal 50 al 70% le emissioni di anidride carbonica; dal 40 al 50% la dipendenza dal petrolio (oggi al 96%) contando sull’appoggio della mobilità elettrica e incentivando, sui lunghi trasporti, ferrovie e fiumi.
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